CGIL Roma Lazio: NESSUNO DEVE RIMANERE DA SOLO
25-03-2020 10:13 - Le nostre news
Raggiunta nella notte intesa per accordo quadro su cassa in deroga nella regione Lazio
Questa notte abbiamo raggiunto l'intesa con Regione Lazio e associazioni datoriali per l'accordo quadro sulla cassa integrazione in deroga per dare una risposta tempestiva ai lavoratori e lavoratrici in questa fase di emergenza. Nessuno deve rimanere escluso e con questa intesa facciamo la nostra parte anche qui sul nostro territorio. Come stabilito dal decreto di riparto la conferenza stato/regioni ha destinato al Lazio circa 145 Milioni di euro per la cassa in deroga. La Regione Lazio, per il tramite dell'assessore al Lavoro Claudio Di Berardino, ci ha rassicurato che questa disponibilità è solo una prima dotazione finanziaria e siamo impegnati congiuntamente affinché il Governo stanzi quanto prima ulteriori risorse per dare piena copertura e garantire continuità di reddito ai lavoratori e alle lavoratrici più fragili, come appunto quelli che accederanno alla cassa in deroga. La cassa in deroga è uno strumento in più anche per quelle aziende non essenziali e per fermare le attività laddove questo non sia ancora stato fatto. Pensiamo che sia giusto sottolineare che adesso tutte le aziende – di ogni ordine e dimensione – hanno un ammortizzatore sociale per sospendere la propria attività tutelando la propria salute e quella dei propri dipendenti.
Rispetto a quanto disposto nel decreto Cura Italia, l'intesa sottoscritta nel Lazio allarga ulteriormente la soglia di tutela per numerose figure troppo spesso ai margini del mercato del lavoro: possono accedere alla cassa in deroga infatti i lavoratori a tempo determinato e intermittenti, gli operai agricoli precari, i lavoratori della pesca, del terzo settore, i dipendenti degli studi professionali, i somministrati e i dipendenti delle micro aziende artigiane che non riescono ad accedere ai fondi bilaterali per esaurimento di fondi a disposizione. Consideriamo di rilievo anche l'inclusione dei lavoratori oggetto di cambio appalto e cessione di ramo aziendale, con l'auspicio che l'intesa raggiunta sul nostro territorio dia anche un positivo impulso su questo tema al percorso conversione del decreto Cura Italia. Le aziende potranno fare richiesta di cassa integrazione in deroga allegando alla domanda l'apposito accordo sindacale da sottoscrivere con le OOSS più rappresentative, con un esame congiunto snello e volto a dare – nel rispetto del ruolo di tutte le parti – pronta risposta all'emergenza che imprese e lavoratori stanno vivendo. Resta ferma la necessità di una esaustiva informativa tra impresa e rappresentanza dei lavoratori, per le micro imprese sotto i 5 dipendenti, questo al fine di un monitoraggio congiunto essendo state investite ingenti risorse pubbliche.
Infine le parti hanno anche sottoscritto l'impegno di attivare tutte le azioni necessarie, nei confronti del Governo e dell'INPS, per una rapida erogazione a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici. Gli sforzi fatti rischiano di essere vani se non si creano corsie di erogazione della cassa integrazione in deroga in tempi certi per garantire il reddito dei lavoratori, già fortemente compromesso. Su questo punto vigileremo quotidianamente, perché il nostro principale obiettivo è garantire che quanto prima le risorse arrivino ai lavoratori per garantire loro la possibilità di vivere questi giorni drammatici senza ulteriori preoccupazioni che non siano legate all'emergenza epidemiologica. Anche così intendiamo dare il nostro contributo per sconfiggere il virus.
Rispetto a quanto disposto nel decreto Cura Italia, l'intesa sottoscritta nel Lazio allarga ulteriormente la soglia di tutela per numerose figure troppo spesso ai margini del mercato del lavoro: possono accedere alla cassa in deroga infatti i lavoratori a tempo determinato e intermittenti, gli operai agricoli precari, i lavoratori della pesca, del terzo settore, i dipendenti degli studi professionali, i somministrati e i dipendenti delle micro aziende artigiane che non riescono ad accedere ai fondi bilaterali per esaurimento di fondi a disposizione. Consideriamo di rilievo anche l'inclusione dei lavoratori oggetto di cambio appalto e cessione di ramo aziendale, con l'auspicio che l'intesa raggiunta sul nostro territorio dia anche un positivo impulso su questo tema al percorso conversione del decreto Cura Italia. Le aziende potranno fare richiesta di cassa integrazione in deroga allegando alla domanda l'apposito accordo sindacale da sottoscrivere con le OOSS più rappresentative, con un esame congiunto snello e volto a dare – nel rispetto del ruolo di tutte le parti – pronta risposta all'emergenza che imprese e lavoratori stanno vivendo. Resta ferma la necessità di una esaustiva informativa tra impresa e rappresentanza dei lavoratori, per le micro imprese sotto i 5 dipendenti, questo al fine di un monitoraggio congiunto essendo state investite ingenti risorse pubbliche.
Infine le parti hanno anche sottoscritto l'impegno di attivare tutte le azioni necessarie, nei confronti del Governo e dell'INPS, per una rapida erogazione a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici. Gli sforzi fatti rischiano di essere vani se non si creano corsie di erogazione della cassa integrazione in deroga in tempi certi per garantire il reddito dei lavoratori, già fortemente compromesso. Su questo punto vigileremo quotidianamente, perché il nostro principale obiettivo è garantire che quanto prima le risorse arrivino ai lavoratori per garantire loro la possibilità di vivere questi giorni drammatici senza ulteriori preoccupazioni che non siano legate all'emergenza epidemiologica. Anche così intendiamo dare il nostro contributo per sconfiggere il virus.
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