Primo passo nella vertenza regionale sull'appalto lavanolo
08-08-2019 14:44 - Le nostre news
Ieri 30 luglio, abbiamo ottenuto finalmente un impegno della Regione riguardo l cambio appalto del lavanolo ospedaliero, oggi abbiamo potuto firmare il primo accordo con Adapta per l'ospedale Sant'Andrea. I lavoratori sono passati con contratto a tempo indeterminato, stesso contratto, stesse ore lavorative e soprattutto stesso stipendio. Venerdì di spera di procedere con Viterbo e subito dopo con Frosinone. La FILCTEM ha portando a casa un ottimo risultato con tenacia e grande spirito di squadra.
MOTIVAZIONI VERTENZA
“I lavoratori chiedono alla Regione Lazio di rispettare gli impegni presi e dare risposte certe sul loro futuro occupazionale e sulle condizioni contrattuali e salariali in vista dell’imminente cambio appalto. La Regione sta infatti aggiudicando una gara d’appalto su questo servizio con ribassi di circa il 40 per cento sulla base d’asta”.
“È grazie al lavoro di queste persone che chi entra in ospedale trova medici e infermieri con camici ben lavati e stirati e letti con materassi, cuscini e lenzuola puliti e sanificati. La qualità della sanità pubblica dipende anche dalla qualità del loro lavoro, un lavoro sempre legato a un rinnovo di appalto”.
“In questi anni sono proprio gli addetti ai servizi di lavanolo ad aver sofferto maggiormente delle razionalizzazioni dei costi: si sono visti decurtare ore di lavoro e stipendi e hanno visto andare via i colleghi che non hanno ottenuto il rinnovo del contratto”.
“La Regione Lazio, in quanto gestore della gara, e in virtù del protocollo sugli appalti firmato con le organizzazioni sindacali, deve dare certezze sui tempi e le modalità del cambio di appalto e garantire ai lavoratori coinvolti il mantenimento del posto di lavoro, a parità di condizioni economiche e normative e nel rispetto del Contratto collettivo nazionale di settore. La Regione riapra il confronto con le organizzazioni sindacali, convochi urgentemente il tavolo per risolvere le troppe vertenze aperte sui cambi di appalto, che solo per la sanità pubblica coinvolgono oltre diecimila lavoratori”.
“Senza risposte intensificheremo la mobilitazione. Non è più rinviabile una legge regionale che tuteli il lavoro e i servizi dati in appalto, come dimostra da ultimo questa vertenza”.
“È grazie al lavoro di queste persone che chi entra in ospedale trova medici e infermieri con camici ben lavati e stirati e letti con materassi, cuscini e lenzuola puliti e sanificati. La qualità della sanità pubblica dipende anche dalla qualità del loro lavoro, un lavoro sempre legato a un rinnovo di appalto”.
“In questi anni sono proprio gli addetti ai servizi di lavanolo ad aver sofferto maggiormente delle razionalizzazioni dei costi: si sono visti decurtare ore di lavoro e stipendi e hanno visto andare via i colleghi che non hanno ottenuto il rinnovo del contratto”.
“La Regione Lazio, in quanto gestore della gara, e in virtù del protocollo sugli appalti firmato con le organizzazioni sindacali, deve dare certezze sui tempi e le modalità del cambio di appalto e garantire ai lavoratori coinvolti il mantenimento del posto di lavoro, a parità di condizioni economiche e normative e nel rispetto del Contratto collettivo nazionale di settore. La Regione riapra il confronto con le organizzazioni sindacali, convochi urgentemente il tavolo per risolvere le troppe vertenze aperte sui cambi di appalto, che solo per la sanità pubblica coinvolgono oltre diecimila lavoratori”.
“Senza risposte intensificheremo la mobilitazione. Non è più rinviabile una legge regionale che tuteli il lavoro e i servizi dati in appalto, come dimostra da ultimo questa vertenza”.
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