Regione Lazio: Calusola sociale nei cambi appalto
09-06-2022 13:05 - Le nostre news
Il 18 maggio è stata approvata la legge regionale che stabilisce disposizioni per la qualità, la tutela e la sicurezza del lavoro nei contratti pubblici certificando che, l’impegno che il presidente delle Regione Lazio si era assunto con i sindacati, è stato finalmente portato a termine”.. “È una legge innovativa che colloca il Lazio tra le regioni che stanno meglio operando per qualificare e rendere stabile il lavoro negli appalti prodotti da tutti gli enti locali presenti sul territorio.” È quanto si legge in una nota della Cgil, della Cisl e della Uil del Lazio. “L’approvazione di questa legge – prosegue la nota – rappresenta un passo avanti per il rafforzamento dei diritti e delle tutele delle decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano nel mondo degli appalti. L’indicazione della clausola sociale da parte delle stazioni appaltanti nei bandi di gara e negli inviti relativi i cambi d’appalto, l’esclusione dalle gare dei soggetti che non sottoscrivono la clausola, l’avere introdotto un sistema di premialità per le aziende che, oltre a dare occupazione a giovani e donne, applicheranno correttamente il contratto in riferimento all’oggetto dell’appalto e assumeranno tutto il personale già assunto nell’appalto precedente, sono misure che vanno nella direzione da noi indicata per garantire dignità e diritti a chi lavora e un primo tentativo di superare le gare al massimo ribasso a favore di gare con il principio dell’offerta più economicamente vantaggiosa”.
“La previsione della clausola sociale per garantire nel cambio d’appalto, la continuità occupazionale, lo stesso salario e gli stessi diritti già acquisiti, consegna finalmente alle lavoratrici e ai lavoratori degli appalti il diritto della continuità di carriera fino ad oggi disatteso – continua la nota dei sindacati -. Un’inversione di tendenza, dopo anni di frammentazione e deregolamentazione del mondo del lavoro, che è frutto della mobilitazione e dell’impegno di Cgil, Cisl e Uili per garantire la salvaguardia occupazionale nei cambi di appalto e contrastare il dumping contrattuale che, oltre a introdurre concorrenza sleale tra le imprese, ricade direttamente sulla pelle di chi lavora, determinando condizioni di lavoro peggiorative e trattamenti economici più bassi”.
“La previsione della clausola sociale per garantire nel cambio d’appalto, la continuità occupazionale, lo stesso salario e gli stessi diritti già acquisiti, consegna finalmente alle lavoratrici e ai lavoratori degli appalti il diritto della continuità di carriera fino ad oggi disatteso – continua la nota dei sindacati -. Un’inversione di tendenza, dopo anni di frammentazione e deregolamentazione del mondo del lavoro, che è frutto della mobilitazione e dell’impegno di Cgil, Cisl e Uili per garantire la salvaguardia occupazionale nei cambi di appalto e contrastare il dumping contrattuale che, oltre a introdurre concorrenza sleale tra le imprese, ricade direttamente sulla pelle di chi lavora, determinando condizioni di lavoro peggiorative e trattamenti economici più bassi”.
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