La CGIL nel Lazio raccolte otre 100mila firme per il lavoro
18-07-2024 15:21 - Le nostre news
Venerdì 19 luglio, alle ore 10, una delegazione della Cgil, guidata dal segretario generale Maurizio Landini, consegnerà in Corte di Cassazione le firme raccolte per i quattro quesiti referendari promossi dalla CGIL. Una campagna referendaria, partita il 25 aprile scorso, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare.
Un viaggio che ha dato modo al Quadrato rosso di mischiarsi tra la gente, dare risposte, non solo sui quesiti referendari presentati e fortemente voluti dall’organizzazione.
Lunghi confronti sono nati intorno ai banchetti, con donne e uomini incuriositi, a volte critici, ma sempre disposti e disponibili a parlare. Una straordinaria occasione per raccogliere la domanda di cambiamento declinata sulle mille difficoltà del quotidiano.
Una domanda di cambiamento sulla quale centinaia di migliaia di persone hanno deciso di mettere la propria firma per provare a dare una svolta al paese.
Sono stati una lezione su come dare maggior forza al sindacato di strada e coinvolgere le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati e le nuove generazioni, che ringraziamo per aver sottoscritto i quattro referendum.
Il lavoro deve essere tutelato, in quanto diritto costituzionale. Deve essere sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile, perché la precarietà è una perdita di libertà.
Un viaggio che ha dato modo al Quadrato rosso di mischiarsi tra la gente, dare risposte, non solo sui quesiti referendari presentati e fortemente voluti dall’organizzazione.
Lunghi confronti sono nati intorno ai banchetti, con donne e uomini incuriositi, a volte critici, ma sempre disposti e disponibili a parlare. Una straordinaria occasione per raccogliere la domanda di cambiamento declinata sulle mille difficoltà del quotidiano.
Una domanda di cambiamento sulla quale centinaia di migliaia di persone hanno deciso di mettere la propria firma per provare a dare una svolta al paese.
Sono stati una lezione su come dare maggior forza al sindacato di strada e coinvolgere le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati e le nuove generazioni, che ringraziamo per aver sottoscritto i quattro referendum.
Il lavoro deve essere tutelato, in quanto diritto costituzionale. Deve essere sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile, perché la precarietà è una perdita di libertà.
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