Una legge di Bilancio contro il lavoro, sbagliata e da cambiare
14-11-2024 10:01 - Le nostre news
La Legge di Bilancio del Governo attacca le lavoratrici e i lavoratori, non risponde ai bisogni delle persone e alle necessità del Paese. Tutti al corteo da P.zza Esquilino per scioperare...
CONTRO SETTE ANNI DI TAGLI
Il governo ha presentato all'Europa un piano strutturale di bilancio che vincola il Paese a sette anni di tagli alla spesa pubblica. Basta all'austerità e si apra una nuova fase di politica economica e sociale, basata sugli investimenti e non sui tagli alla spesa sociale.
INTERVENIRE SULLE ENTRATE
quando il 90% delle entrate Irpef proviene dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, la riforma fiscale deve essere discussa con chi effettivamente paga le tasse. Agire sulle entrate significa, prima di tutto, fare una riforma fiscale opposta a quella che sta portando avanti l'attuale governo, che non ha discusso né con il Parlamento né con le forze sindacali.
15 MILIARDI DA RESTITUIRE A LAVORATORI E PENSIONATI
Le entrate fiscali del 2023 sono in aumento, e quasi metà di queste entrate provengono dall'Irpef. Ciò significa che i lavoratori dipendenti e i pensionati pagheranno quest'anno 15 miliardi di euro. Chiediamo che questi 15 miliardi vengano destinati per aumentare la spesa della sanità, per finanziare la legge sulla non autosufficienza, per investire nella scuola pubblica, negli asili e nei servizi fondamentali.
INACCETTABILE IL TAGLIO ALL' AUTOMOTIVE
Dentro la finanziaria, il taglio di 4,6 miliardi di euro al fondo automotive è inaccettabile. Non è un colpo solo a Stellantis, ma a tutto il settore automotive e della componentistica non meccanica.
NIENTE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Nonostante le celebrazioni ufficiali alla Camera e al Senato dedicate alla sicurezza, dove parlano tutti tranne le parti sociali, la situazione non cambia: i morti sul lavoro continuano ad aumentare. In questa manovra, da quanto abbiamo potuto osservare, non è previsto neanche un euro di investimento per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro.
SANITÀ PUBBLICA DEFINANZIATA
in Italia, la sanità pubblica sta venendo progressivamente definanziata a vantaggio di quella privata, un dato di fatto che non può essere ignorato. gli investimenti nella sanità pubblica sono in diminuzione.
NO AL DUMPING CONTRATTUALE
Abbiamo la netta impressione che questo governo e la maggioranza politica abbiano intenzione di delegittimare il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale nel nostro Paese. Quando vediamo il ministro del Lavoro presente alla firma di contratti pirata siglati da sindacati non rappresentativi e da associazioni datoriali senza reale rappresentanza, che riducono sia le tutele che le condizioni economiche dei lavoratori, la sensazione è che il governo voglia incentivare accordi con chi paga e tutela meno i lavoratori
Il governo ha presentato all'Europa un piano strutturale di bilancio che vincola il Paese a sette anni di tagli alla spesa pubblica. Basta all'austerità e si apra una nuova fase di politica economica e sociale, basata sugli investimenti e non sui tagli alla spesa sociale.
INTERVENIRE SULLE ENTRATE
quando il 90% delle entrate Irpef proviene dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, la riforma fiscale deve essere discussa con chi effettivamente paga le tasse. Agire sulle entrate significa, prima di tutto, fare una riforma fiscale opposta a quella che sta portando avanti l'attuale governo, che non ha discusso né con il Parlamento né con le forze sindacali.
15 MILIARDI DA RESTITUIRE A LAVORATORI E PENSIONATI
Le entrate fiscali del 2023 sono in aumento, e quasi metà di queste entrate provengono dall'Irpef. Ciò significa che i lavoratori dipendenti e i pensionati pagheranno quest'anno 15 miliardi di euro. Chiediamo che questi 15 miliardi vengano destinati per aumentare la spesa della sanità, per finanziare la legge sulla non autosufficienza, per investire nella scuola pubblica, negli asili e nei servizi fondamentali.
INACCETTABILE IL TAGLIO ALL' AUTOMOTIVE
Dentro la finanziaria, il taglio di 4,6 miliardi di euro al fondo automotive è inaccettabile. Non è un colpo solo a Stellantis, ma a tutto il settore automotive e della componentistica non meccanica.
NIENTE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Nonostante le celebrazioni ufficiali alla Camera e al Senato dedicate alla sicurezza, dove parlano tutti tranne le parti sociali, la situazione non cambia: i morti sul lavoro continuano ad aumentare. In questa manovra, da quanto abbiamo potuto osservare, non è previsto neanche un euro di investimento per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro.
SANITÀ PUBBLICA DEFINANZIATA
in Italia, la sanità pubblica sta venendo progressivamente definanziata a vantaggio di quella privata, un dato di fatto che non può essere ignorato. gli investimenti nella sanità pubblica sono in diminuzione.
NO AL DUMPING CONTRATTUALE
Abbiamo la netta impressione che questo governo e la maggioranza politica abbiano intenzione di delegittimare il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale nel nostro Paese. Quando vediamo il ministro del Lavoro presente alla firma di contratti pirata siglati da sindacati non rappresentativi e da associazioni datoriali senza reale rappresentanza, che riducono sia le tutele che le condizioni economiche dei lavoratori, la sensazione è che il governo voglia incentivare accordi con chi paga e tutela meno i lavoratori
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