Crisi chimica di base: il governo scarica le responsabilità
24-02-2025 13:45 - Le nostre news
Fermare tutti gli impianti di chimica di base presenti nel nostro Paese avrà conseguenze drammatiche su oltre 20mila lavoratrici e lavoratori, e porterà a danni ingenti per tutto il sistema industriale a causa dell’ulteriore dipendenza energetica da paesi extra UE. In risposta a questa situazione insostenibile, mercoledì prossimo la Cgil e le categorie che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori diretti e indiretti terranno un presidio a Roma, sotto la sede di Eni. Ancora una volta l’indirizzo strategico che il Governo dovrebbe esercitare nei confronti delle aziende partecipate viene meno e, come sta accadendo anche in altri settori strategici, si sceglie di ricoprire un ruolo subalterno rispetto ai voleri di una multinazionale che, come è ovvio, mette al centro dei propri obiettivi il conseguimento di maggiori profitti e non certo le conseguenze sulla competitività dell’industria italiana. Non possiamo permettere che si realizzi un piano così grave e scellerato. Difenderemo occupazione e tessuto industriale del nostro Paese
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