Un gran parlare di Assegno unico ma vediamo com’è la situazione
11-09-2024 14:06 - Le nostre news
Assegno Unico sì, no, forse, cambiato ma come? Abbiamo assistito in queste ultime settimane al rincorrersi di voci sull’unico intervento strutturale e universale a favore delle famiglie con figli in vigore in Italia, appunto l’assegno unico universale.
L’Assegno Unico Universale per figli e figlie è stato istituito con il D.Lgs. n. 230/2021 ed è entrato in vigore dal 1° marzo 2022. Questa misura è stata definita "unica" in quanto ha tendenzialmente unificato e assorbito i contributi esistenti a sostegno delle famiglie con figli e figlie a carico, come gli assegni familiari, le detrazioni per carichi di famiglia, il bonus bebè, e il premio mamma. La caratteristica di "universalità" è garantita dall’accesso per tutte le famiglie con figli e figlie, indipendentemente dalla tipologia di lavoro dei genitori, che siano essi dipendenti, autonomi o percettori di sostegni al reddito. L’uso dell’indicatore dell’ISEE rappresenta uno strumento di equità nella distribuzione del sostegno economico.
L'introduzione dell'Assegno Unico Universale ha rappresentato un punto di svolta significativo nella politica di sostegno alle famiglie con figli e figlie, ponendo al centro dell'attenzione i diritti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, piuttosto che la condizione lavorativa (o di incapienza) dei genitori. Tuttavia, ci sono delle migliorie da fare, per le quali la Commissione Europea si è espressa con una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Attualmente, chi non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno sei mesi, o i lavoratori e le lavoratrici che non risiedono in Italia (ma che comunque pagano le tasse in Italia) da almeno due anni, o che sono qui da tempo ma hanno lasciato i figli nei Paesi di origine o sono all’estero per motivi di studio, non hanno diritto all’AUU.
Per quanto riguarda la Cgil, ci opporremo a ogni tentativo di tagli alle risorse o limitazioni all’accesso all’assegno unico universale. I diritti sono diritti e devono essere per tutti e per tutte. Assieme al patronato Inca, la CGIL sta attivando tutte le azioni necessarie per porre rimedio a una discriminazione inaccettabile, per rendere esigibile il diritto di tanti minori e delle loro famiglie all’accesso a strumenti di sostegno.
L’Assegno Unico Universale per figli e figlie è stato istituito con il D.Lgs. n. 230/2021 ed è entrato in vigore dal 1° marzo 2022. Questa misura è stata definita "unica" in quanto ha tendenzialmente unificato e assorbito i contributi esistenti a sostegno delle famiglie con figli e figlie a carico, come gli assegni familiari, le detrazioni per carichi di famiglia, il bonus bebè, e il premio mamma. La caratteristica di "universalità" è garantita dall’accesso per tutte le famiglie con figli e figlie, indipendentemente dalla tipologia di lavoro dei genitori, che siano essi dipendenti, autonomi o percettori di sostegni al reddito. L’uso dell’indicatore dell’ISEE rappresenta uno strumento di equità nella distribuzione del sostegno economico.
L'introduzione dell'Assegno Unico Universale ha rappresentato un punto di svolta significativo nella politica di sostegno alle famiglie con figli e figlie, ponendo al centro dell'attenzione i diritti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, piuttosto che la condizione lavorativa (o di incapienza) dei genitori. Tuttavia, ci sono delle migliorie da fare, per le quali la Commissione Europea si è espressa con una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Attualmente, chi non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno sei mesi, o i lavoratori e le lavoratrici che non risiedono in Italia (ma che comunque pagano le tasse in Italia) da almeno due anni, o che sono qui da tempo ma hanno lasciato i figli nei Paesi di origine o sono all’estero per motivi di studio, non hanno diritto all’AUU.
Per quanto riguarda la Cgil, ci opporremo a ogni tentativo di tagli alle risorse o limitazioni all’accesso all’assegno unico universale. I diritti sono diritti e devono essere per tutti e per tutte. Assieme al patronato Inca, la CGIL sta attivando tutte le azioni necessarie per porre rimedio a una discriminazione inaccettabile, per rendere esigibile il diritto di tanti minori e delle loro famiglie all’accesso a strumenti di sostegno.
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